Arta Terme

I Campanili del Lander: paleofrane ed erosioni

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Lungo questo percorso si possono osservare fenomeni geologici legati alle frane, all’erosione e all’accumulo di detriti. Inoltre si può godere della vista di un paesaggio molto suggestivo nella zona del Lander. Dal centro di Piano d’Arta, bisogna seguire la strada che dall’interno del paese, superando la chiesa, porta in località Alzeri. Si attraversa il Rio Randice e quindi, presso il capitello Maina Madonute, si svolta a destra sulla pista che sale sulla sinistra idrografica del rio Randice fino all’imbocco del sentiero CAI 408 (circa 250m dopo). Da qui si segue il sentiero CAI.

Il percorso si sviluppa sul conoide del Rio Randice (un Geosito di interesse regionale) e sul versante occidentale del Monte di Rivo fino a raggiungere un punto panoramico che permette l’osservazione delle nicchie di distacco della paleo-frana che ha coinvolto i Monti di Rivo e Cucco (altro Geosito di interesse regionale). Lungo il percorso è possibile osservare (sul versante in destra idrografica del But) un terzo geosito: le Formazioni a Bellerophon e di Werfen lungo il Torrente But.

Informazioni

Difficoltà:
Escursionistico
Lunghezza:
8,4 Km (andata e ritorno)
Altitudine minima:
560 m
Altitudine massima:
1260 m
Dislivello:
700
Periodo consigliato:
Da aprile a novembre, in assenza di neve
Attrezzatura consigliata:
Scarponi/scarponcini, abbigliamento adeguato, acqua (non vi sono fonti di approvvigionamento di acqua lungo il sentiero)

Informazioni

Centro informazioni
info@geoparcoalpicarniche.org
+39 0433 487726
Tolmezzo (UD) – ITALY

Utilizzo della mappa

La mappa altimetrica interattiva consente di visualizzare sulla mappa geografica il variare dell’altitudine del percorso nel suo sviluppo; scorrila da sinistra verso destra per vedere il verso in cui il percorso deve essere affrontato.
E’ possibile modificare il livello di zoom agendo sui pulsanti in alto a sinistra, mentre il pulsante permette di ripristinare le impostazioni iniziali; è infine possibile scegliere una mappa diversa cliccando sul pulsante in alto a destra.
  1. 1Conoide del Rio Randice

    Fino all’imbocco del sentiero CAI 408 sei su un conoide di raggio maggiore a 1,5km, in formazione da 5000 anni. È costituito da materiali erosi dal Monte di Rivo e poi trasportati e depositati dal Rio Randice nella zona di confluenza nel But, sopra a ciò che restava dell’antico accumulo della frana del Monte di Rivo e Cucco. Il suo sviluppo ha provocato lo spostamento del corso del But verso il Monte Dauda, determinando fenomeni di erosione nei pressi del ponte per Noiariis e in località Araseit. Ciò ha esposto il passaggio tra la Formazione a Bellerophon, risalente al Permiano, e la Formazione di Werfen, risalente al Triassico, ovvero il passaggio tra Paleozoico e Mesozoico.

  2. 2Incisione del Rio Randice

    Mentre attraversi il Rio Randice osserva che non scorre più sulla superficie del conoide, ma ha eroso i materiali che lui stesso aveva depositato. Il rio scorre in un’incisione che si approfondisce verso valle determinando scarpate alte fino a 40 m. Questo perché alla fase di deposito e formazione del conoide è seguita, a partire dal Medioevo, una fase di erosione tuttora in atto. Lungo l’incisione ci sono alcune briglie che servono a diminuire la pendenza dell’alveo, riducendo così la velocità delle acque e la loro forza erosiva.

  3. 3Relazione tra suolo e vegetazione

    In prossimità del tornante quotato 1092 m slm puoi notare un repentino cambio della vegetazione: da fitto bosco di abete rosso (più in basso era presente anche il castagno) a bosco più rado con specie diverse. Il fondo stesso del sentiero cambia: da terreno morbido diventa ricoperto di detriti. Questa situazione è determinata da un cambio di litologia. Dall’attacco del sentiero al Bivacco Lander, infatti, cammini sulla Formazione del Werfen. Questa formazione è suddivisa in differenti “membri”: qui si passa dal Membro di Campil (areniti fini e peliti rosse laminate) al Membro di Val Badia (calcari micritici bioclastici e calcari debolmente marnosi).

  4. 4Fenomeni carsici in prossimità del Bivacco Lander

    Il Bivacco Lander sorge in un piccolo pianoro a circa 1175 m slm. Nei pressi del bivacco affiorano rocce calcaree relative alla Formazione di Werfen. Qui presta attenzione alle varie morfologie superficiali legate al fenomeno carsico; si possono osservare sia forme di medie dimensioni (doline), che di piccole dimensioni sui singoli blocchi rocciosi (scannellature, solchi, crepacci). Da qui, guardando verso Sud, puoi vedere un settore della pianura friulana, la laguna di Grado e Marano e il mare.

  5. 5Nicchie di paleo-frana dei Monti di Rivo e Cucco – Campanili del Lander

    Da qui puoi osservare da vicino le nicchie di distacco della paleofrana (50 milioni di m3) che, circa 10.000 anni fa, ha interessato i versanti meridionali dei Monti di Rivo e Cucco. Il materiale si riversò nella valle del Bût ostruendola e creando un lago. Le due nicchie sono differenti: quella del Monte Cucco è stabilizzata e perlopiù coperta da vegetazione, mentre l’altra è stata interessata da intensi fenomeni di erosione tuttora in atto e ruscellamento che hanno dato particolari morfologie rappresentate da pinnacoli e torrioni in roccia (Cjampanii dal Lander, in friulano).