Zoufplan comune di Cercivento

Zoufplan: depositi di mare e laghetti glaciali

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Il geotrail si sviluppa sulle pendici del Monte Zoufplan e permette di osservare il passaggio tra la Formazione di Dimon, risalente al Carbonifero (penultimo periodo dell’era Paleozoica) e la Formazione dell’Arenaria di Val Gardena risalente al Permiano superiore (ultimo periodo dell’era Paleozoica). La Formazione di Dimon è costituita da depositi sedimentari di mare tendenzialmente profondo nel quale si verificarono fenomeni vulcanici con emissioni di lave basaltiche.
La Formazione dell’Arenaria di Val Gardena è costituita da depositi continentali. Il contatto oggi visibile tra queste due formazioni costituisce un geosito di interesse nazionale che prende il nome di “Discordanza ercinica al Monte Zoufplan”. La discontinuità è dovuta ai fenomeni di sollevamento ed erosione subiti dalle rocce della Formazione di Dimon durante l’orogenesi ercinica che hanno preceduto la successiva deposizione dei sedimenti che hanno dato origine alla Formazione dell’Arenaria di Val Gardena.
Lungo tutto il percorso si possono inoltre cogliere le morfologie dovute all’azione erosiva dei ghiacciai negli ultimi due milioni di anni, soprattutto nella conca che ospita gli omonimi laghetti di Zoufplan, la cui forma regolare è condizionata anche dalla presenza di sistemi di faglie.

 

Informazioni

Difficoltà:
Escursionistico
Lunghezza:
4,4 km
Dislivello:
550
Periodo consigliato:
Aprile-Settembre
Attrezzatura consigliata:
Scarponi/scarponcini, abbigliamento adeguato, acqua (non vi sono fonti di approvvigionamento di acqua lungo il sentiero).

Informazioni

L’itinerario comincia dal Piano delle Streghe raggiungibile in auto partendo da Cercivento di Sopra. Lasciata l’auto nel punto in cui termina la strada asfaltata e proseguendo su quella sterrata per circa 500 m si raggiungere l’imbocco del sentiero CAI 154.

Utilizzo della mappa

La mappa altimetrica interattiva consente di visualizzare sulla mappa geografica il variare dell’altitudine del percorso nel suo sviluppo; scorrila da sinistra verso destra per vedere il verso in cui il percorso deve essere affrontato.
E’ possibile modificare il livello di zoom agendo sui pulsanti in alto a sinistra, mentre il pulsante permette di ripristinare le impostazioni iniziali; è infine possibile scegliere una mappa diversa cliccando sul pulsante in alto a destra.
  1. 1Pian delle Streghe

    L’area del Pian delle Streghe è caratterizzata dalla presenza di morfologie dolci e ondulate, frutto dell’erosione operata dai ghiacciai del Pleistocene (2 milioni di anni fa) sulle rocce della Formazione di Dimon. Queste rocce, facilmente erodibili, sono costituite prevalentemente da areniti, peliti e argilliti, derivate da sedimenti deposti sui fondali di antichi mari durante il Carbonifero. Successivamente al deposito dei sedimenti tutta l’area è stata coinvolta nei sollevamenti legati all’orogenesi ercinica che hanno dato origine alla catena Paleocarnica.

    Da questo punto si apre una panoramica sulla media valle del Torrente But che permette di osservare da lontano alcuni geositi come le nicchie di paleofrana dei Monti Rivo e Cucco e il conoide del Rio Randice.

  2. 2Testimonianze di antiche eruzioni sottomarine

    Superato il Monte Tenchia e arrivati al punto in cui il sentiero CAI 154 segue la strada, una breve deviazione a destra porta al Pizzo del Corvo.  Pochi metri a Sud-Est della cima del Pizzo del Corvo si possono osservare caratteristici esempi di lave basaltiche “a cuscino”, chiamate pillow lava.  Si tratta di forme sub-sferoidali tipiche di fenomeni effusivi che avvengono in ambiente marino profondo. La lava fuoriesce sul fondo del mare e, solidificandosi, si suddivide in blocchi rotondeggianti. Questa attività vulcanica si verificò all’inizio del Carbonifero superiore.

  3. 3Discordanza ercinica al Monte Zoufplan

    In prossimità della cima del Pizzo del Corvo è visibile il contatto tra la Formazione dell’Arenaria di Val Gardena (Permiano superiore) e la sottostante Formazione di Dimon (Carbonifero inferiore). Quest'area è riconosciuta come geosito di interesse nazionale ed è noto come Discordanza ercinica al Monte Zoufplan. Qui le peliti dal caratteristico colore rosso si sovrappongono, in discordanza, a vulcaniti basiche e prodotti vulcanici stratificati.

    La discordanza è dovuta ai sollevamenti e alle  deformazioni subiti dalle rocce sottostanti durante l’orogenesi ercinica e alla successiva erosione avvenuta prima che si depositassero i sedimenti che hanno dato origine all’Arenaria di Val Gardena.

    La discordanza è anche ben visibile un po’ più a Nord-Ovest, sotto la strada in prossimità di uno slargo.

  4. 4Monte Zoufplan

    Presso la cima del Monte Zoufplan affiorano arenarie e peliti della Formazione di Dimon.

    Dalla cima è possibile osservare verso Nord-Ovest, il gruppo del Monte Cogliàns costituito principalmente da calcari massicci del Devoniano. Il Monte Cogliàns con i sui 2780 m slm è la cima più elevata della regione e rappresenta il nucleo principale della più imponente scogliera organogena di età paleozoica oggi visibile in Europa. Nell’ambito del gruppo del Cogliàns sono stati individuati 2 Geositi di interesse sovranazionale: “Scogliera devoniana del Monte Cogliàns” e “Creta della Chianevate, Chialderate e Monumenz: calcari devoniani, carsismo e glacialismo”.

  5. 5Laghetti di Zoufplan

    I laghetti si trovano in una conca la cui origine è legata all’erosione glaciale. All’interno della conca sono presenti diversi specchi d’acqua, alcuni dei quali hanno una forma regolare, rettangolare o romboidale. E’ probabile che questa regolarità sia dovuta alla presenza di sistemi di faglie e/o reticoli di fratture sviluppati lungo specifiche direzioni che hanno creato fasce di debolezza nelle rocce, favorendo l’azione erosiva della massa glaciale. Le rocce presenti nella conca sono costituite da alternanze di litologie vulcaniche e sedimentarie appartenenti alla Formazione di Dimon.