In questo punto scorre un altro rio che incide la successione rocciosa del Carbonifero sup. mettendola allo scoperto. Circa 15 metri più in basso rispetto alla mulattiera, si può scorgere l’ampia superficie di uno strato di arenaria. Lo strato è ancora orizzontale e la sua superficie forma una serie di increspature simmetriche e parallele. Si tratta di piccole “onde sabbiose” (ripple), alte 1-2 centimetri, generate per il movimento della sabbia su un fondale marino profondo pochi metri. Trattandosi di forme simmetriche sono state prodotte da un moto ondoso oscillatorio e non da una corrente. Tutto questo accadeva intorno a 300 milioni di anni fa. Varrebbe la pena raggiungerlo, ma occorre una certa cautela.
Cerca
Ultimi Post
- Mostra SEGRETI NELLA ROCCIA – I minerali di Comeglians
- 20 giugno 2025 – Geoconferenza “Altopiano di Lauco e forra del Vinadia” – Lauco
- 18 maggio 2025 – Geoescursione “Lungo l’antica Val Tagliamento” – Ampezzo
- 13 aprile 2025 – Geoescursione “Il paziente lavorio dell’acqua” – Forra della Vinadia, Lauco
- Geoescursione CAMPANILI DEL LANDER, Piano d’Arta Terme – Domenica 20 ottobre