Questo tratto, lungo la zona di confine, attraversa le arenarie della Formazione del Corona. Gli strati sono ricchi di resti vegetali e rappresentano un antico ambiente di piana deltizia.
Spostandosi alcune decine di metri verso N, lungo il ripido sentiero affiora l’unico banco calcareo presente nei 320 m di questa Formazione. È spesso solo 60 cm e a causa dell’alterazione è giallo in superficie (ma scuro internamente). È formato da tubicini algali (talli) di Dasycladaceae larghi pochi millimetri. Qualcuno è ancora riunito in cespi integri che ricordano le dita di una mano. Il mare, innalzatosi per una parziale fusione della calotta glaciale, ha invaso gli ambienti deltizi spingendo l’antica linea di costa per molti chilometri verso l’entroterra. Sopra il delta, ormai sostituito dal mare, si sono depositati i calcari algali.

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