Mentre attraversi il Rio Randice osserva che non scorre più sulla superficie del conoide, ma ha eroso i materiali che lui stesso aveva depositato. Il rio scorre in un’incisione che si approfondisce verso valle determinando scarpate alte fino a 40 m. Questo perché alla fase di deposito e formazione del conoide è seguita, a partire dal Medioevo, una fase di erosione tuttora in atto. Lungo l’incisione ci sono alcune briglie che servono a diminuire la pendenza dell’alveo, riducendo così la velocità delle acque e la loro forza erosiva.
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