Ovunque si volga lo sguardo si nota in modo sorprendente quanto sia importante l’influenza della roccia per le forme di un paesaggio. A sud-ovest si osserva la cima scoscesa del Cuestalta (Hoher Trieb), che svetta alta sull’alpeggio collinare ed è composta da rocce calcaree, mentre a nord-ovest i terreni degli alpeggi e la Zollner Höhe sono formati da scisti e arenarie di vario genere, i quali, a causa della loro tessitura scistosa, si spezzano più facilmente e si disgregano maggiormente delle rocce calcaree compatte. Le rocce calcaree subiscono quindi un’erosione meno rapida e mantengono cime più alte. Oltre a ciò, bisogna ricordare anche che durante l’ultima glaciazione i ghiacci avevano ricoperto l’area fino a circa 2.000 metri d’altezza: di conseguenza, solo le cime più alte come la punta Medatte e il monte Cuestalta riuscivano a emergere. Quasi 20.000 anni fa, queste masse di ghiaccio, che erano in costante movimento, levigarono il territorio in dolci pendii.
Cerca
Ultimi Post
- Mostre “K2 – Immagini dal Karakorum” e “Senza posa – Italia K2 di Mario Fantin. Racconto di un’impresa” dal 17 febbraio al 18 marzo 2024
- GeoConferenza Continuare a vivere sulle rocce che si sciolgono: esempi di resilienza urbana, Enemonzo, venerdì 24 novembre ore 20.30
- Geoescursione lungo le tracce degli pterosauri – Preone, domenica 22 ottobre 2023
- GeoConferenza Monte Bivera, Forni di Sotto, venerdì 20 ottobre ore 20.30
- Laboratorio per bambini e ragazzi I MINERALI DELL’ARTISTA – Tolmezzo, 8 ottobre 2023.