Di fronte ad un paesaggio così idilliaco è difficile parlare della dura realtà dei fatti. Tuttavia, anche il lago Zollner deve la sua formazione alla geologia: il ghiaccio dell’ultima era glaciale, infatti, scavò un avvallamento negli scisti che oggi giacciono sotto il lago. Queste rocce, visibilmente nere, essendo impermeabili all’acqua ne impediscono la scomparsa e formano anche le colline che circondano il lago. Con la loro età di 410 milioni di anni sono tra le rocce più vecchie della zona del lago Zollner.

Nel 1985 il lago Zollner è stato dichiarato monumento naturale, soprattutto per la sua bellezza paesaggistica. Tuttavia, l’interramento è già ad uno stadio molto avanzato e il lago si sta lentamente trasformando in una torbiera. Raggiunge al massimo tre metri di profondità ed è anche un habitat di piante ed animali rari. Va ricordata la presenza del biodo dalle foglie sottili e della brasca alpina. Per quanto riguarda il mondo animale è importante quale sito di riproduzione del tritone alpestre.

Previous reading
Piattaforma calcarea – terra di minuscole creature
Next reading
Geologia e paesaggio – una pialla di ghiaccio