Da qui puoi osservare da vicino le nicchie di distacco della paleofrana (50 milioni di m3) che, circa 10.000 anni fa, ha interessato i versanti meridionali dei Monti di Rivo e Cucco. Il materiale si riversò nella valle del Bût ostruendola e creando un lago. Le due nicchie sono differenti: quella del Monte Cucco è stabilizzata e perlopiù coperta da vegetazione, mentre l’altra è stata interessata da intensi fenomeni di erosione tuttora in atto e ruscellamento che hanno dato particolari morfologie rappresentate da pinnacoli e torrioni in roccia (Cjampanii dal Lander, in friulano).
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